La selettività alimentare consiste in un’anomalia dell’alimentazione che comporta una forte rigidità nelle scelte alimentari, ossia l’assunzione di un numero limitato di alimenti, accompagnata da una scarsa accettazione di nuovi cibi da mangiare. (Mazzone, 2018)

 

Selettività per consistenza (69%), presentazione (58%), gusto (45%), odore (36%) e temperatura (22%). (Williams et al., 2000)

 

 

Diversi comportamenti:

  • Diminuita varietà nella scelta del cibo;
  • Rifiuto del cibo;
  • Ristretto apporto calorico;
  • Preferenza per una tipologia di cibo mangiata frequentemente;
  • Problematiche al momento del pasto;
  • Rituali e ossessioni intorno al cibo.

Principali rischi:

  • Obesità;
  • Carenze nutrizionali (proteine, vitamina B12, calcio e vitamina D);
  • Diabete di tipo 2, costipazione cronica e ipertensione.

L’ABA è risultata essere efficace per il trattamento della selettività alimentare. Si utilizza una combinazione di:

  1. Procedure basate sulla conseguenza (es. rinforzo positivo, estinzione della fuga);
  2. Procedure basate sugli antecedenti (es. miscelazione di alimenti, demand fading).

 

FONTE: Intervention for Food Selectivity in a Specialized School Setting: Teacher Implemented Prompting, Reinforcement, and Demand Fading for an Adolescent Student with Autism di Knox, M. et al. (2012)