Ideato e progettato da Eric Schopler negli anni ’60 nella Carolina del Nord (USA), il metodo TEACCH, acronimo di “Treatment and Education of Autistic and Communication Handicapped Children”, prevede la presa in carico globale, cioè in ogni momento della giornata e in ogni periodo dell’anno e della vita, delle persone con autismo o con altre disabilità comunicative.

Due aspetti portanti dell’approccio Teacch sono la strutturazione del tempo e dello spazio e le strategie per sviluppare la comunicazione ricettiva ed espressiva.

Alcuni principi guida del Teacch:

  1. Collaborazione con la famiglia: con la sinergia si possono ottenere i risultati migliori.
  2. Personalizzazione dell’intervento: linee guida e strumenti per individuare i punti di forza, gli stili di apprendimento, le difficoltà, gli obiettivi e le priorità di ciascuno.
  3. Diagnosi e valutazione precisa di aree essenziali: modalità di interazione sociale e di comunicazione, imitazione, percezione, motricità fine, motricità globale, coordinazione occhio-mano, capacità cognitive e capacità verbali.
  4. Programmazione: il lavoro educativo si svolge in tutti gli ambienti di vita del bambino, anche e soprattutto a casa e a scuola.
  5. Strutturazione: progettare e organizzare lo spazio fisico e lo scorrere del tempo.

 

FONTE: L’approccio Teacch: esperienze, ambulatoriali, domiciliari e scolastiche con un gruppo di bambini autistici (Arduino et al., 2002)